Dal 1936, i Giobergia in quel di Loreto per allevare le Piemontesi

La Granda: un sogno condiviso dal 1999.

 

Coltivano il mestiere e la passione per l’allevamento di Piemontesi nella provincia cuneese, nelle terre che circondano il comune di Fossano. Sono Marco e Marta Giobergia, rispettivamente classe 1894 e 1905.

Nel 1936 la svolta che segnerà la storia della loro famiglia: l’acquisto della cascina in quel di Loreto, nella campagna fossanese.

Sono gli anni della guerra ma i Giobergia non sono chiamati ad arruolarsi perché dal fisico troppo minuto. Sono però i tedeschi, con scorribande e piccole razzie, ad approvvigionarsi con i prodotti dell’azienda agricola, tra gli altri una mula appena acquistata.

Ed è proprio nella cascina di Loreto che, nel 1940, nasce il figlio Luigi, oggi memoria dell’azienda.


L’allevamento, esclusivamente di Piemontese, è, fin dalle sue origini, l’anima dell’azienda, nel 1945 già si contano sei capi.

Era il 1951, il piccolo Luigi aveva undici anni e per la prima volta ‘accompagnò’ le Piemontesi al pascolo. “Mi piacevano così le seguii al pascolo. Non facemmo molta strada, giusto i prati e i boschi adiacenti casa”, ricorda oggi.

Nel 1960 si contano 60 bovini di Razza Piemontese che nel 1975 diventano più di 75.

“Mia nonna mi raccomandava di andare a lavorare in fabbrica, con un contratto da dipendente non avrei avuto alcun rischio. Non ho mai accolto l’idea, preferivo rischiare ma la mia vita era con gli animali e a contatto con la terra”, racconta Luigi.

Gli anni settanta portano nell’azienda di Loreto la nascita dei figli Roberto, Aldo e Mario. Con il 1977 si procede, inoltre, con la realizzazione della nuova stalla.

Nel 1990 il passaggio di testimone ai figli Aldo e Mario “Fin da bambino, tornato da scuola, mi dirigevo in stalla e aiutavo mio padre. Ricordo ancora i problemi legati alla vendita degli animali al mercato, tanta insicurezza e poche certezze”, dice Aldo.


Nel 1999 l’entrata in Granda con oltre 80 Piemontesi che, nel 2016, sono più di 140.

“Una scelta che”, spiega Aldo, “non ha implicato scontri generazionali. Mio padre si è sempre dimostrato di mentalità aperta”.

Sotto la regia di Sergio Capaldo, le Piemontesi passano da stabulazione fissa a libera e l’alimentazione contempla i prodotti della terra.

“Il sogno de La Granda ci piaceva e stimolava, così abbiamo deciso di condividerlo. L’idea di Capaldo, all’epoca nostro veterinario, ha fatto nascere una nuova figura di allevatore. Forti della qualità delle nostre carni, non siamo più stati sottomessi alle dinamiche del libero mercato”, interviene Luigi.

La grinta e la competitività di Sergio Capaldo non fanno avere dubbi ai Giobergia: il futuro è La Granda.

 

 

Gli Allevatori de La Granda - Famiglia Giobergia

Gli Allevatori de La Granda – Famiglia Giobergia

Gli Allevatori de La Granda - Famiglia Giobergia

Gli Allevatori de La Granda – Famiglia Giobergia



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